Nella partita che poteva far spiccare il volo, visti anche i risultati del weekend, la T Gema ha fallito il lancio verso il secondo posto solitario e la prospettiva di poter lottare fino in fondo per arrivare alle final four di Coppa Italia, il primo obiettivo a breve termine riservato alle prime due classificate alla fine del girone di andata. Adesso al secondo posto c’è un plotone numeroso, e le restanti 4 giornate daranno il nome della squadra che accompagnerà Roseto alla kermesse di metà marzo.
Ma senza guardare troppo in avanti e restando alla realtà, la prestazione della squadra rossoblù a Roma lascia un po’ di amaro in bocca, considerando le ultime due convincenti vittorie contro Fabo e Pielle e una crescita tecnica che sembrava palese e costante. Invece il Palatiziano dev’essere per la T Gema come la kriptonite per Superman, appena vi entra la squadra rossoblù lascia per strada intensità e aggressività e presenta un volto che non è il suo. “Il terzo quarto è stata la chiave negativa della nostra prestazione – commenta coach Marco Del Re – siamo rientrati dagli spogliatoi consapevoli che Roma avrebbe messo in campo tutta l’energia possibile per portare la partita a suo vantaggio, e non siamo riusciti a contenerli. Avremmo dovuto azzannare la gara dimostrando di essere li per vincerla, invece siamo stati poco aggressivi, poco energici, abbiamo commesso errori piuttosto chiari lasciando a loro facili canestri da sotto e il 68% da due. Se subiamo 32 punti in un quarto diventa difficile, a questo livello non ce lo possiamo permettere”.
L’analisi del coach rossoblù parla comunque di una prestazione poco soddisfacente: “Non siamo mai stati continui nell’arco della gara – prosegue – solo nel secondo quarto abbiamo difeso bene e giocato una partita pulita, tant’è che abbiamo preso anche vantaggio. Nel secondo tempo ci siamo persi, abbiamo avuto poca attenzione su certe situazioni e mi aspettavo una partita diversa, considerate le ultime due vittorie, pensavo ad una gara di fiducia e compattezza. Nel finale siamo riusciti a rimontare ma abbiamo sbagliato un paio di scelte e ci siamo persi. Dobbiamo migliorare l’approccio a queste partite e avere più continuità, a Roma non siamo mai usciti dalla partita ma non siamo mai riusciti a metterci le mani”.
Ancora priva di capitan Savoldelli, la T Gema ha sofferto molto a rimbalzo e non è riuscita a fermare lo scatenato Pasqualin, vero motore della Luiss, capace di infilare la difesa rossoblù più volte e di dare alla gara il ritmo più congeniale ai romani, saliti ora nel gruppone delle seconde.