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Gema, basta uno sprint nel terzo quarto per domare Salerno

La Gema risolve la pratica Salerno non senza qualche sofferenza, figlia di una partita a sprazzi risolta grazie ad una ripresa di gran carattere. Il finale (67-55) sottolinea la buona efficienza difensiva dei rossoblù, con i 13 punti subiti nel terzo quarto che hanno fatto da spartiacque per la vittoria.

Ma la notizia del giorno, oltre alla vittoria, è che per la prima volta in questo campionato, dopo 23 giornate, coach Del Re ha potuto finalmente schierare la squadra al completo, con Angelucci tornato arruolabile dopo 4 mesi, in campo per 13’ con un canestro e 3 rimbalzi ma soprattutto tanta voglia di tornare in campo. Il primo tempo della Gema non è entusiasmante, con tanti errori da sotto e la mira sbilenca dalla lunga distanza: il tappo lo toglie Mastrangelo a 50” dalla fine del secondo quarto, dopo sette tentativi andati a vuoto. Gli ospiti giocano un primo tempo senza troppi eccessi, guidati da un lucido Spizzichini (5 assist) che imbecca un tonico Acunzo, unico giocatore in doppia cifra in tutto il primo tempo.

La Gema controlla i rimbalzi (9 in attacco) ma sbaglia molto da sotto, gioca sulle punte senza affondare il colpo, soffrendo a tratti la fisicità della difesa campana. Gli uno contro uno di Di Pizzo spalle a canestro non fanno male (1/6), Passoni non punge in attacco, il 31% al tiro dopo i primi due quarti parla da solo, e fa pensare come Montecatini debba cambiare marcia nella ripresa se vuole vincere una partita che si è fatta complicata.

E la marcia superiore arriva nel cuore del terzo quarto, il motore della Gema adesso spinge al massimo e per Salerno la partita si fa durissima. Il parziale di 16-2 che decide la partita porta la firma di Mazzantini e Pirani, che convertono in punti preziosi il buon lavoro della difesa. La Gema adesso difende meglio, tira meglio, gioca con meno timore reverenziale. E coach Del Re può scegliere dalla panchina senza avere le rotazioni limitate, schierando quintetti di vario tonnellaggio e che portano il dominio ai rimbalzi (40-27), più recuperi ed una migliore gestione della palla. Neppure la sospensione forzata decisa dagli arbitri a 5 minuti dalla fine, per un principio di incendio ad cassonetto esterno al palazzetto che ha portato fumo all’interno dell’impianto, spezza il ritmo della Gema. Anzi, alla ripresa del gioco ormai i buoi sono scappati dalla stalla, Acunzo e Kekovic cercano di arricchire il bottino ma non è sufficiente per impedire la vittoria termale, sostanzialmente meritata per l’energia e l’intensità messe in campo specialmente nella ripresa.

GEMA MONTECATINI: Pirani 13 (4/7, 1/1), Mazzantini 11 (3/4, 1/4), Mastrangelo 10 (2/7, 2/5), Di Pizzo 9 (4/9), Corgnati 7 (1/3, 0/1), Savoldelli 6 (3/5, 0/1), Korsunov 4 (0/1 da due), Passoni 3 (0/2, 1/5), Angelucci 2 (1/3), Lorenzo Dell’Anna 2 (1/1, 0/1), Benedetti ne, Soare ne. All.: Del Re.
LARS VIRTUS SALERNO: Kekovic 16 (6/9, 0/2), Acunzo 15 (4/7, 1/3), Agostini 8 (2/3, 1/2), Spizzichini 4 (0/2, 1/2), Capocotta 4 (2/3), Fraga 2 (1/2, 0/3), Matrone 2 (1/4), Cucco 2 (1/5, 0/3), Spinelli 2 (1/1), Haidara ne, Lang ne. All.: Amato.
ARBITRI: Edoardo Di Salvo di Pisa e Andrea Buoncristiani di Prato.
PARZIALI: 13-13, 28-27, 50-40.


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