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Commutata in sanzione la squalifica del campo

Nel dopo partita della sfida persa con Desio, coach Marco Del Re non aveva usato mezzi termini: l’arbitraggio della gara non era stato tecnicamente adeguato alla categoria e non ha capito il senso della partita. E oltre ai danni combinati in campo, gli arbitri in questione, un uomo ed una donna, hanno completato l’opera sul referto arbitrale.

Il Giudice Sportivo nazionale, nel comunicato emesso mercoledi, ha squalificato il campo di gioco della Gema per una giornata “per invasione del campo di gioco a fine gara da parte di un tifoso che, presente nel tunnel degli spogliatoi, rivolgeva offese anche sessiste agli arbitri”. In aggiunta, è stata comminata una multa di 400 euro per offese collettive frequenti agli arbitri con l’aggravante della discriminazione sessista. Un fulmine a ciel sereno per la società rossoblù, dato che neppure le immagini televisive evidenziano quel che gli arbitri avrebbero scritto sul referto, che ha poi portato alla squalifica del campo. Il presidente Lulli non ci ha pensato due volte e ha deciso di pagare la tassa di commutazione della sanzione, che permetterà alla Gema di giocare senza problemi al Palaterme domenica 21 gennaio, nel match casalingo contro Sant’Antimo.

Va da se che, se il Palaterme dovesse subire un’altra squalifica del campo, stavolta la società dovrà rispettare la squalifica e la partita in oggetto andrebbe giocata in un palazzetto omologato per la B Nazionale che si trovi ad almeno 80 chilometri da Montecatini: si spera ovviamente che questi episodi non accadano più.

Il problema arbitrale comunque non riguarda solo la Gema, dall’inizio della stagione piovono sui social un po’ da tutta Italia proteste e indignazione per un livello arbitrale non adatto alla categoria, che invece meriterebbe fischietti adatti per carisma e tecnica al terzo campionato nazionale.


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