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Un derby punto a punto premia la Fabo

Una piccola disattenzione, qualche ingenuità, sporadiche mancanze di lucidità. In parole povere, i cosiddetti dettagli hanno portato la sconfitta della Gema nel derby con la Fabo /70-68). Un derby vibrante, molto fisico, equilibrato, che poteva essere vinto la entrambe.

Fin da subito si capisce che sarà un match intenso e tirato, ma non certo spettacolare: tante imprecisioni e un solo canestro, quello di Arrigoni, che resiste fino al tap-in del pari di Mastrangelo. E’ sempre il numero 11 Gema a dare il primo «strappetto» con la tripla del 4-7, per il resto si segna quasi esclusivamente da sotto, con i «leoni» che rispondono al mini-break Herons con Pirani e Korsunov. Il gioco da tre punti di Mazzantini mette due possessi fra le due squadre, poi Sgobba fissa lo score sul 15-19.

Carpanzano e Natali riavvicinano gli «aironi», Mazzantini e Savoldelli li ricacciano a -7 grazie a 5 punti filati ma il capitano della Fabo suona la riscossa infilando la bomba dall’angolo, Gema butta via un paio di palloni sanguinosi e quando Chiera trova per la prima volta la retina da dietro l’arco il sorpasso Herons è servito. Korsunov ricuce con un 2/2 ai liberi ma la tripla di Benites fa esplodere in un boato il popolo di fede Herons. Del Re decide di parlarci su e Gema esce dal time-out con un 7-0 che la riporta al comando (34-37 all’intervallo).

Al rientro è la Gema a scattare forte dai blocchi: Korsunov e Di Pizzo fanno malissimo alla difesa di Barsotti, ma due bombe di Sgobba propiziano la remuntada «locale», con un break di 10-0 che vale il 46-44 a metà terzo quarto. Gema replica con un’altra bomba di Korsunov ma spreca dalla lunetta, così Giancarli la punisce con la tripla del -1 Herons. Dell’Uomo e Carpanzano completano l’opera mettendo insieme altri 7 punti per il 56-51, A cavallo dell’ultima pausa si scuote Passoni, che timbra la tripla del 58-58 a cui risponde Dell’Uomo. Mastrangelo per due volte riporta sotto Gema e per due volte Chiera gli risponde picche, tenendo i suoi avanti. Succede anche quando Savoldelli firma la tripla del sorpasso (66-67) a 2’ dalla fine: l’argentino si fa dare il pallone e segna. Il suo si rivelerà il canestro decisivo, perché la Fabo chiude la via del canestro e Sgobba segna i liberi della sicurezza.


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